Capacità di scegliere per se stessi.
Oggi voglio invitarvi a fare un viaggio dentro
voi stessi. Alla ricerca della libertà di scegliere, e cosa significa scegliere. Prendere l'iniziativa …
Ho
iniziato il mio viaggio di terapeuta nel lontano 1989, ed è stato proprio in quest’anno
che sono venuta alla conoscenza di poter curare con la pranoterapia, fino ad allora ne ero ignara. Anche se dopo ho capito che il mio viaggio era
iniziato molto tempo prima.
In tutti questi anni di terapeuta, ho avuto l’opportunità di conoscere
molte realtà di cura.
Nei anni '90
l'entrata della pranoterapia
nella mia vita e con essa tanti studi, corsi, conoscenze e ricerche.
Negli
anni 2000 la counseling, la mediazione famigliare, la thetahealing e
tant’altro, come tanti altri studi in campo terapeutico ed
energetico, che potrei elencare, ma non mi voglio dilungare troppo.
Dove voglio arrivare?
Tutto ciò
mi porta ad avere una visione globale della persona fisica, energetica, mentale e spirituale
Durante questo percorso, mi sono posta varie domande. Una
di queste è che cosa limita le persone al punto, che quando
devono prendere l’iniziativa per se
stesse non riescono ...Quante volte ho sentito dire “ Io per gli altri faccio ma non per me! ”. “ Se c’e da chiedere per gli altri, Io chiedo ma, per me non posso”.
Un’amica
al telefono mi disse, che per gli altri, mi prodigavo ad esempio fare qualcosa per i miei suoceri, per i
miei genitori, vado chiedo faccio, ma per me niente, non riesco a chiedere per
me, ho bisogno che qualcuno mi accompagni.
Non so cosa fare.
A questo proposito mi sono ricordata di un
episodio. Io da piccola ho vissuto in Africa, un amico di famiglia aveva una
grande piantagione, vicina al fiume, non aveva problemi di acqua, era gestita
da persone del posto, quest’amico in questa piantagione, andava solo la
mattina, a vedere si procedeva tutto bene, dava alcune direttive e andava via, si
occupava di altro.
Poi
un giorno è dovuto partire, ed ha lasciato la piantagione con le stesse persone
che la gestivano.
Questo
posto dava lavoro a molte persone, ma con la mancanza della presenza di
quest’amico, la piantagione si è rovinata e, dopo un anno non c’era più
niente.
La domanda è cosa e successo? Le persone erano le stesse, era solo la mancanza di
una persona.
Le
persone che vi lavoravano avevano capacità di fare e lo dimostrarono.
Ma
cosa succede quando debbano farsi carico in prima persona?
Questa
è la domanda che mi sono sempre posta. E
sono arrivata ad una conclusione.
Questo
è il mio invito a fare il viaggio ……
Quando si tratta di chiedere per te, lo
fai? O fai solo per gli altri?.
Potete
obiettare, e dire che esiste il libero arbitrio. Io vi rispondo ma per avere il libero arbitrio
bisogna riconoscere che si è in difetto.
Aspetto con piacere un vostro parere.....
Siete
luce