domenica 28 settembre 2014

 Una nuova vita …..
Abbiamo l'opportunità di iniziare una nuova vita tutti i giorni, ma non sappiamo discernere il presente dal passato, e ciò, ci allontana da questa possibilità, riempiamo il nostro presente con il nostro passato .
Portiamo il peso degli anni e delle vite che si accumulano ...  situazioni di paura ... colpa ...  dolore, riducendo le nostre possibilità di felicità ...
Quante limitazioni ci imponiamo per il peso del passato, trasciniamo pesi che molte volte  non ci appartengono, blocchi limitanti vissuti o ereditati …..  si sono  accumulati , è noi cerchiamo sempre di lasciarli  lì  in un posto fisso ,ma questo posto è sempre più stretto ...  non ci  liberavamo, a meno che non facciamo qualcosa!!! ….
Mi piace, non mi piace ... non posso ... è buona ... non è buona ... e c'è una lista infinita di combinazioni che ci limitano e ci mettono in stato di mancanza  di panico, insicurezza ...
Non ci rendiamo conto di come siamo limitati.
 Siamo tutti prigionieri di ciò che tenta di qualificarci e modellarci in conformità con esperienze passate, credenze che non tengano conto che ogni momento presente ci può portare all’infinito se e solo ... se farciamo  vuoto ...  dal passato e dal futuro.
E spesso non siamo consapevoli della nostra situazione ...  e la accettiamo come se fosse l'unica possibilità ...
Ma quanto è difficile trovare quel vuoto ...
Questo è quando le varie tecniche energetiche si rivelano un prezioso aiuto che ci può portare a questo stato sognato di” stare vuoto “per ricevere il presente.
La pratica dell’Ho'oponopono, theta healing, sono alcuni strumenti. Ci rendiamo conto quando una memoria è stata liberata, ci sentiamo diversi davanti a determinate situazioni che prima ci hanno fatto soffrire e  questo ci darà la certezza che la pulizia delle convinzioni è davvero il modo di libertà.
... Gran parte della nostra sofferenza  non deriva dalla situazione in sé, ma dal modo in cui è stata ricevuta e questa forma è determinata dal filtro dei nostri ricordi.                                                                                                                                              Con la pratica siamo  sempre più sicuri che siamo responsabili di tutto ciò che attiriamo nella nostra realtà, e la mania di incolpare gli altri o noi stessi per le cose che non sono “buone,” sta perdendo forza ... liberandoci ogni volta di più  di circoli di colpa viziosi. ….
 Se sporco un vestito so che devo pulirlo, io non mi  biasimo o incolpo nessuno per questo, non perdo  tempo a lamentami  non risolvono nulla ... mi limito  a pulirlo ...
Sii luce

Per contatto o domanda: mdores@hotmail.it

mercoledì 24 settembre 2014

Prendi possesso della tua vita

Sei stato triste o felice ultimamente ...... hai quello spirito d’anima, che se potessi restavi nel tuo angolo senza parlare con nessuno?

Abbiamo bisogno di sentirci male, perfino ammalarci, per prendere la decisione di cercare la cura, sia essa fisica, mentale o emozionale. 

Non Lasciare per dopo inizia ora. Non aspettar di ammalarti per iniziare a curarti, sia una depressione, o uno stress.

Prendersi cura del benessere, è coltivare la bellezza ad ogni momento …… Rendi il tuo giorno più bello e perfetto. Non permettere a te stesso di piangere  sul latte versato ... guarda il cielo, gli uccelli, il sole o la pioggia, contempla il bello che esiste in ogni cosa, cerca la gioia di vivere.

Non puoi cancellare i tuoi ricordi, qualunque essi siano.  Ma il bello  è che questo è il libro del tuo viaggio...  attraverso il cammino della vita,. 

Puoi ristamparli più belli basta trovare il modo.

Non dipendere da sentimenti, o  emozioni negative.
Rompi  questo modello ora .... Da un grido di libertà!!. Svegliati, con una deliziosa passeggiata, dove tutto è colorato.

Naturalmente, come esseri umani, non siamo esenti da vivere situazioni che ci perturbano, ma la possibilità di recuperare il nostro stato mentale positivo in mezzo a una tempesta farà la differenza .

Tu che stai leggendo quest’articolo ora sappi che il potere è nelle tue mani.
Apri gli occhi dice a te stesso in questo momento:
"io posso, e desidero essere felice. "

Fai tutto ciò che è necessario per sostenerti e non vergognarti, di chiedere aiuto. Prendi possesso del tuo viaggio,
Siamo in questo insieme ... Per qualsiasi  domanda o  aiuto, non esiti  a contattarmi sulla mia mail . 
E 'molto bel sapere che da qualche parte stai leggendo quest’ articolo. Il tuo bel viaggio comincia ora.

Per contatto mdores@hotmail.it

Sii luce.

lunedì 15 settembre 2014

Non posso, mia madre, (mio padre) non lascia ...

Quante volte da bambino hai usato questa frase?

Sicuro, innumerevoli volte. Questa condizione è diventata così naturale nella tua vita, si è cristallizzata come un comando     che : ha determinato, controllato è limitato tutta la tua esperienza di vita.                                                                                     E non hai nemmeno notato. Questa condizione si è perpetuata e divenuta la tua guida.

Parlo della madre, del padre, ma naturalmente, questo si estende a qualsiasi altra autorità competente per il bambino.

Chiarisco: nei momenti in cui il bambino si esprime con spontaneità, naturalezza, espressione dell'anima con gli impulsi dinamici, essendo ancora un bambino che non ha il concetto di” pericolo”, é esposto al rischio la madre, padre ecc. con istinto di protezione, lo rimproverano  / punendo .

Sicuramente, è stato qualcosa di necessario, però, il bambino ha registrato la informazione, che lui non potrebbe mai nella sua vita, manifestare così spontaneamente la sua luminosità é creatività naturale.

Esempio: in un dato momento, il bambino accede alle informazioni superiori è un essere libero, e pensa di potere "volare". Tuttavia, accede a questo processo di espansione creativo, con la certezza che avrebbe potuto volare, ha mezzo un "mantello di supereroe", salito in un armadio alto e gettò se stesso, credendo che sarebbe volato. Ovviamente si è fatto male e la madre rimproverò il figlio.

In situazioni più semplici, avviene anche con la limitazione, stessa è distruttiva e molto potente.  Ad esempio, quando un bambino, in un processo creativo e leggero, dà origine a questo potenziale attraverso un disegno.
  
Quando termina, corre della madre per fare vedere il suo capolavoro. Ma la madre non si rende conto distratta nel suo egoismo, è indifferente o, nei casi più estremi, respingi o ridi del suo capolavoro. L'impatto distruttivo di questa manifestazione della madre è registrato nel bambino.

In ogni caso, le informazioni che rimangono:  E' che la sua espressione creativa è pericolosa, proibita senza valore (o ridicola).                                                               

E' questo il registro che rimani. Numerose altre situazioni ed esperienze simili nel decorso della sua vita.                                                                                                 Saranno la conferma di questa informazione, che è diventata una convinzione, “non posso esprimermi o manifestare la mia potenzialità creativa perché non SONO abbastanza buono, è pericoloso e sono inferiore agli altri”.

Ma il bambino diventa un adulto é comprende questa limitazione . ….
E così, lui comprenderà che "non poteva la madre, padre non avrebbero  lasciato "! Ora, non importa se loro lasciavano o non.
Ora non è importante sei un adulto.

Riverenza, tuo padre tua madre sano stati  molto importanti nella tua vita! Ma ORA sei diventato  UN ADULTO coerente e responsabile della tua vita. 

 D’ora in poi, tu crei e determini i comandi nella tua vita. "Che ne dice allora di"

POSSO! LASCIO! Accetto la mia vita e la mia espressione divina! Mi concedo e mi esprimo in tutto il mio essere! Vado  avanti con coraggio e buona volontà, sapendo che la "cura" è un processo che posso percorrere trovando un metodo adatto a me con l'aiuto di un terapeuta..
Sii luce.

Per contatto o domanda.

Per la Skype stessa mail.

venerdì 12 settembre 2014

Errore antico/Culturale

Da tutte le parti oggigiorno si sente parlare di crisi. Molti terapeuti devono arrangiarsi facendo in contemporanea, un altro lavoro e non solo i terapeuti ......
Sono entrata in un negozio, la proprietaria, una mia conoscente, stava riducendo il negozio,: prima  aveva il negozio due locali, ne stava chiudendo uno. Alla mia domanda come mai?
Mi ha risposto “si deve lavorare di giorno per mangiare di sera”.
Da tutto ciò si deduce che le persone sono povere di denaro ………
Sì ma non é sempre cosi. Ho letto, e sentito racconti di persone che avevano un buono stipendio e arrivavano alla fine del mese senza denaro.
Si  può anche dire che fa parte del vissuto emozionale della persona, ma questo argomento è per un altro momento.
Le persone vivono un grande vuoto, in certi momenti della giornata, vivono come se il problema non fosse loro,
ma di qualcuno altro.
La nostra coscienza ha dimenticato che per essere qui adesso,necessariamente il passato è stato nella sua traiettoria.
Ciò che voglio dire è che certe popolazioni nostri ancestrali in tempi remoti avevano tutto alla mano.
Volevano fare il bagno lo potevano fare nel fiume,volevano pesce, c’era nel fiume, volevano mangiare avevano,  frutta e verdura, alla portata di mano.
Loro miglioravano nella migliore forma possibile non dovevano pensare ad avere denaro, era tutto li.
Molti di noi portano quella Credenza dei nostri antichi pensando che andiamo lì e tutto rimane a nostra disposizione.
Il fatto  che viviamo in un mondo capitalista e il mondo  capitalista è basato nel capitale del denaro .
Questa credenza inconscia e molto forte è un errore, culturale. La persona pensa di non avere bisogno del denaro inconsciamente ciò, è un sabotaggio  .
Questa credenza mi ha colpito quando l'ho sentita.
Ve la lascio. Come sempre potete lasciare una domanda,per contattarmipotetti farlo   alla mail mdores@hotmail.it.

Sii luce

Dores   

giovedì 4 settembre 2014

Difficoltà di Stare soli

Rimanere da soli senza nessuno vicino senza distrazioni mentali, significa entrare in contatto con  tutto ciò che è buono o cattivo, che esiste dentro di noi.

Se ci siamo felici, equilibrati …. Sentiamo pace interiore, appressiamo la nostra stessa compagnia, e diventa qualcosa di piacevole.
Tuttavia, la maggior parte delle persone è piena di sentimenti, i pensieri ed emozioni che causano un intenso rumore interno.                                                                                                         La nostra mente pensa sempre, una cosa dopo l'altra. E molte di queste emozioni e pensieri sono negativi e spiacevoli. C'è un rumore mentale come una radio senza uno” speaker” che non si ferma mai. Oltre a non fermarsi, porta stanchezza, e saturazione mentale, questa radio ha molte storie negative che causano paura, tensione      e stress.                                                                                                                     Quanto maggiore è il rumore mentale; vale a dire, più siamo carichi di emozioni, pensieri, e negativa. Quanto maggior è il suo contenuto più difficoltà abbiamo di stare da soli.                                                                                                                       L'intensità del flusso mentale, e la carica negativa varia da persona a persona. Quando questi livelli di disagio interno si allevammo, cerchiamo varie forme di fuga da noi stessi, cercano compagnia e distrazioni mentali. Fare in modo di curare questa negatività,è la cosa più logica ma non sappiamo come, preferimmo la fugga.

Ci sono quelle persone che non possono fare a meno di una relazione d'amorosa. Se l'attuale rapporto finisce, rimangono in intenso disagio che ricercano di nuovo un rapporto il più rapidamente possibile. Spinte da questo impulso, queste persone escono da un rapporto dopo l'altro e non arrivano mai a trascorrere un periodo più lungo da sole. Problemi di autostima, bisogno di riconoscimento e di attenzione, profonde mancanze portano a questi comportamenti.
Ci sono persone che hanno bisogno di essere costantemente in compagnia di amici. Rimangono inquiete, tristi e ansiose se non c'è qualcuno disponibile a uscire o parlare.                              
Ci sono persone che sono dipendenti da esercizi fisici o attività radicali. Quando vi è una dipendenza da queste attività, significa anche che vi è una fuga di se stesso E 'diverso dalla pratica per piacere.                               

Certo, queste attività possono essere molto piacevoli e sane, ma sono meglio utilizzate e praticate con più equilibrio quando siamo bene dentro e non lo usano come un modo per fuggire da noi stessi.
Un'altra via di fuga è di viaggiare mentalmente. Sognare ad occhi aperti, in programma sempre per il futuro, o di chiedersi come sarà e sarà meglio, non riuscendo a vivere il momento presente di non sentire alcun disagio all'interno, è un meccanismo di difesa.

Hai una domanda , poi contarmi sulla mail.