Non posso, mia
madre, (mio padre) non lascia ...
Quante volte
da bambino hai usato questa frase?
Sicuro,
innumerevoli volte. Questa condizione è diventata così naturale nella tua vita,
si è cristallizzata come un comando che : ha determinato, controllato è limitato tutta
la tua esperienza di vita. E non hai nemmeno notato. Questa condizione si è perpetuata e divenuta la tua guida.
Parlo della madre, del padre, ma naturalmente,
questo si estende a qualsiasi altra autorità competente per il bambino.
Chiarisco:
nei momenti in cui il bambino si esprime con spontaneità, naturalezza,
espressione dell'anima con gli impulsi dinamici, essendo ancora un bambino che
non ha il concetto di” pericolo”, é esposto al rischio la madre, padre ecc. con istinto di protezione, lo rimproverano / punendo .
Sicuramente, è stato qualcosa di necessario, però, il bambino ha registrato la informazione,
che lui non potrebbe mai nella sua vita, manifestare così spontaneamente la sua
luminosità é creatività naturale.
Esempio: in
un dato momento, il bambino accede alle informazioni superiori è un essere
libero, e pensa di potere "volare". Tuttavia, accede a questo processo di
espansione creativo, con la certezza che avrebbe potuto volare, ha mezzo un
"mantello di supereroe", salito in un armadio alto e gettò se stesso,
credendo che sarebbe volato. Ovviamente si è fatto male e la madre rimproverò
il figlio.
In
situazioni più semplici, avviene anche con la limitazione, stessa è distruttiva e molto potente. Ad esempio, quando un
bambino, in un processo creativo e leggero, dà origine a questo potenziale
attraverso un disegno.
Quando termina, corre della madre per fare vedere il suo capolavoro. Ma la madre non si rende conto distratta nel suo egoismo, è indifferente o, nei casi più estremi, respingi o ridi del suo capolavoro. L'impatto distruttivo di questa manifestazione della madre è registrato nel bambino.
Quando termina, corre della madre per fare vedere il suo capolavoro. Ma la madre non si rende conto distratta nel suo egoismo, è indifferente o, nei casi più estremi, respingi o ridi del suo capolavoro. L'impatto distruttivo di questa manifestazione della madre è registrato nel bambino.
In ogni
caso, le informazioni che rimangono: E' che la sua espressione creativa è pericolosa,
proibita senza valore (o ridicola).
E' questo il registro che rimani. Numerose altre situazioni ed esperienze simili nel decorso della sua vita. Saranno la conferma di questa informazione, che è diventata una convinzione, “non posso esprimermi o manifestare la mia potenzialità creativa perché non SONO abbastanza buono, è pericoloso e sono inferiore agli altri”.
E' questo il registro che rimani. Numerose altre situazioni ed esperienze simili nel decorso della sua vita. Saranno la conferma di questa informazione, che è diventata una convinzione, “non posso esprimermi o manifestare la mia potenzialità creativa perché non SONO abbastanza buono, è pericoloso e sono inferiore agli altri”.
Ma il bambino
diventa un adulto é comprende questa limitazione . ….
E così, lui
comprenderà che "non poteva la madre, padre non avrebbero lasciato "! Ora, non importa se loro lasciavano
o non.
Ora non è importante sei un adulto.
Ora non è importante sei un adulto.
Riverenza, tuo padre tua madre sano stati molto importanti nella tua vita! Ma ORA sei diventato UN ADULTO coerente e responsabile della tua vita.
D’ora in poi, tu crei e determini i comandi nella tua vita. "Che ne dice allora di"
POSSO! LASCIO! Accetto la mia vita e la mia espressione divina! Mi concedo e mi esprimo in tutto il mio essere! Vado avanti con coraggio e buona volontà, sapendo che la "cura" è un processo che posso percorrere trovando un metodo adatto a me con l'aiuto di un terapeuta..
Sii luce.
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