lunedì 27 luglio 2015


Capacità di  scegliere per se stessi.

Oggi   voglio invitarvi a fare un viaggio dentro voi stessi.  Alla ricerca della  libertà di scegliere,  e cosa significa  scegliere. Prendere l'iniziativa …

Ho iniziato il mio viaggio di terapeuta nel lontano 1989, ed è stato  proprio in quest’anno che sono venuta alla conoscenza di poter curare con la pranoterapia, fino ad allora ne ero ignara.  Anche se dopo ho capito che il mio viaggio era iniziato molto tempo prima.                                                                                       
In tutti questi anni di terapeuta, ho avuto l’opportunità  di conoscere molte realtà di cura. 

Nei  anni '90  l'entrata  della pranoterapia nella mia vita e con essa tanti studi, corsi, conoscenze e ricerche.

Negli anni 2000 la counseling, la mediazione famigliare, la thetahealing e tant’altro, come  tanti altri studi in campo terapeutico ed energetico, che potrei elencare,  ma non mi voglio dilungare troppo.                                         
Dove voglio arrivare?
Tutto ciò mi porta ad avere una visione globale della persona fisica, energetica,  mentale e spirituale
Durante   questo  percorso, mi sono posta varie domande.  Una  di queste è che cosa limita le persone al punto, che quando devono  prendere l’iniziativa per se stesse non riescono ...

Quante volte ho sentito dire “ Io per gli altri faccio ma non per me! ”.  “ Se c’e da chiedere per gli altri, Io chiedo ma, per me non posso”.  

Un’amica al telefono mi disse, che per gli altri, mi prodigavo ad esempio fare qualcosa per i miei suoceri, per i miei genitori, vado chiedo faccio, ma per me niente, non riesco a chiedere per me, ho bisogno che qualcuno mi accompagni.  Non so cosa fare.

 A questo proposito mi sono ricordata di un episodio. Io da piccola ho vissuto in Africa, un amico di famiglia aveva una grande piantagione, vicina al fiume, non aveva problemi di acqua, era gestita da persone del posto, quest’amico in questa piantagione, andava solo la mattina, a vedere si procedeva tutto bene, dava alcune direttive e andava via, si occupava di altro.

Poi un giorno è dovuto partire, ed ha lasciato la piantagione con le stesse persone che la gestivano.

Questo posto dava lavoro a molte persone, ma con la mancanza della presenza di quest’amico,  la piantagione si è rovinata e, dopo un anno non c’era più niente.

 La domanda è cosa e successo?  Le persone erano le stesse, era solo la mancanza di una persona.

Le persone che vi lavoravano  avevano capacità di fare e lo dimostrarono.

Ma cosa succede quando debbano farsi carico in prima  persona?

Questa è la domanda che mi sono  sempre posta. E sono arrivata ad una conclusione.

Questo è il mio invito a fare il viaggio ……
Quando si tratta di chiedere per te, lo fai? O fai solo per gli altri?.

Potete obiettare, e dire che esiste il libero arbitrio. Io vi  rispondo ma per avere il libero arbitrio bisogna riconoscere che si è in difetto.

Aspetto con piacere  un vostro parere.....

Siete luce

 Per contatto  mdores@hotmail.it

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